A Davide Magnini il premio Cavalier Arvedi
Si è chiuso il capitolo stagionale per il Comitato Trentino della Federazione Italiana Sport Invernali con la tradizionale Festa dello Sci andata in scena a Bolbeno, grazie alla preziosa collaborazione dell’omonimo Sci club e Pro Loco, nonché il Comune Borgo Lares. Un clima gioioso con la lunga trafila di premiati, ma pure con un pizzico di emozione per gli addii allo sci di Cristian Deville (vincitore nel 2012 dello slalom di Coppa del Mondo di Kitzbühel) e Roberto Dellasega, nonché per i tanti attestati di stima e riconoscimento all’ormai ex presidente Angelo Dalpez, da quale settimana eletto nuovo vicepresidente vicario della Fisi nazionale. A celebrare queste due icone ci hanno pensato anche l’assessore provinciale allo sport Tiziano Mellarini, il presidente del Coni provinciale Paola Mora, il presidente del Collegio dei Revisori dei Conti Elio Grigoletto, il sindaco di Borgo Lares Giorgio Marchetti, l’assessore della Comunità delle Giudicarie Roberto Failoni e i due consiglieri regionali Pietro de Godenz e Mario Tonina.
E’ stato assegnato soprattutto il premio cavalier Giovanni Arvedi all’atleta dell’anno, che non poteva che essere il vermigliano Davide Magnini, capace di mettere nel paniere tutto quello che si poteva vincere nello sci alpinismo, ovvero due titoli europei under 23, la Coppetta di Cristallo espoir grazie a ben 7 successi in Coppa del Mondo, senza tralasciare il filotto di medaglie tricolori.
Il premio Dolomiti Energia per la rivelazione dell’anno è stato poi assegnato a Tommaso Giacomel, argento ai mondiali junior di biathlon, mentre il premio Val di Fassa 2019 a Martina Peterlini (quarta e quinta i mondiali junior di Davos).
Il rendiconto stagionale può essere identificato in un diagramma cartesiano da far invidia ai più esperti analisti di Piazza Affari. Perché anche quest’anno, come è accaduto inequivocabilmente nelle ultime stagioni, il bilancio dei risultati sportivi dello sci provinciale è ancora in continua ascesa, facendo registrare un nuovo record in quanto a medaglie tricolori conquistate nella stagione 2017/2018, dati che rappresentano la cartina di tornasole del movimento invernale. Gli atleti degli sci club provinciali e delle nazionali italiane con passaporto trentino hanno centrato un altro traguardo impensabile, con ben 189 medaglie tricolori messe in bacheca. Cifra che supera di ben 11 unità il bilancio dello scorso anno (178 podi), quindi le 168 medaglie del 2016, le 145 del 2015, le 118 del 2014 e le 93 del 2013.
Negli ultimi sei anni, da quando grazie alla Provincia Autonoma di Trento, è stato istituito il Progetto Trentino Azzurro, rivolto alla crescita dei giovani talenti dello sci di casa nostra, si è pressoché raddoppiato il forziere della Federsci provinciale. Nell’ultima stagione sportiva il merito è da attribuire soprattutto ad alcune discipline minori come lo snowboard ed anche come lo sci d’erba, che hanno avuto un’escalation importante rispetto alle altre 9 discipline che si praticano in Trentino, segnale che alcuni settori stanno diventando delle eccellenze assolute grazie a capacità organizzative e a strutture sportive all’avanguardia, con lo sci alpino e lo sci di fondo che si sono confermate sugli standard delle scorse annate.
Ma l’inverno agonistico 2017/2018, quello delle Olimpiadi di PyeongChang, si identifica soprattutto nei giovani sciatori trentini. Nel corso dell’intenso pomeriggio sono stati premiati i 10 sciatori trentini convocati per le Olimpiadi, ovvero Chiara Costazza, Stefano Gross, Luca De Aliprandini, Ilaria Debertolis, Gaia Vuerich, Giandomenico Salvadori, Davide Bresadola, Mirko Felicetti, Alberto Maffei e Lucrezia Fantelli sono stati in ogni caso degli straordinari ambasciatori del Trentino. Così come i due capo allenatori dello sci alpino Matteo Guadagnini e del fondo Giuseppe Chenetti, che qualche merito sulle medaglie di Sofia Goggia e Federico Pellegrino è giusto attribuirglielo.
Non possono poi passare inosservate le 21 partecipazioni di giovani sciatori trentini ai Campio- nati Mondiali di specialità, considerando che quelli assoluti hanno dato spazio proprio ai Giochi a cinque cerchi. Merito di Tommaso Giacomel nel biathlon; Martina Peterlini nello sci alpino; Caterina Ganz, Ilenia Defrancesco, Monica Tomasini, Paolo Ventura, Giacomo Gabrielli, Simone Daprà, Simone Mocellini, Giovanni Caola nello sci di fondo; Giovanni Bresadola, Gabriele Zambelli, Giulio Bezzi, Mirco Sieff, Denis Parolari e Domenico Mariotti nel salto e combinata nordica; Daniele Buio, Filippo Zamboni e Ambra Gasperi nello sci d’erba; Alessio Berlanda e Alberto Dalla Via nello skiroll.
In ambito internazionale da segnalare poi il podio in Coppa del Mondo di sci alpinismo di Valentino Bacca (2° nella tappa di Madonna di Campiglio under 23), i due podi in Coppa Europa di slalom gigante di Andrea Ballerin, il primo podio in Coppa Europa di slalom speciale sulla pista di casa di Federico Liberatore, la prima vittoria in Coppa Europa di Caterina Carpano nello snowboardcross, ed ancora i podi nei tornei continentali di Nicola Liviero (snowboard) e Kilian Morone (freestyle ski) e le ripetute medaglie nel salto e combinata di Annika Sieff e Jacopo Bortolas. Analizzando poi il record di medaglie tricolori (189) e i 61 titoli italiani di specialità è significativo il fatto che tutte le 11 discipline degli sport invernali praticate in Trentino possono fregiarsi di questo primato assoluto nella quasi 90enne storia dello sci provinciale agonistico. Lo sci alpino ha ottenuto 16 medaglie tricolori, lo sci di fondo 32, lo snowboard 51, il salto e combinata nordica 16, il freestyle (skicross) 6, lo sci alpinismo 13, lo sci d’erba 31, il biathlon 9, lo skiroll 12 e lo slittino 3. Per quanto riguarda invece i titoli italiani 2 sono giunti dallo sci alpino, 7 dal fondo, 19 dallo snowboard, 5 dal salto e combinata nordica, 3 dallo sci alpinismo, 11 dallo sci d’erba, 1 dallo slittino, 5 dal biathlon, 5 dallo skiroll e 3 dallo skicross.
L’elemento che ha contrassegnato la straordinaria stagione della Fisi del Trentino è stato il primato di medaglie tricolori in tutte le discipline. Fra gli sciatori che sono saliti più volte sul podio Ilaria Debertolis, Caterina Ganz, Gaia Vuerich, Paolo Fanton, Giacomo Gabrielli, Simone Daprà, Nicole Monsorno, Simone Mocellini, Stefano Dallagiacoma e Giovanni Ticcò nello sci di fondo e skiroll; Giacomo Dalmasso, Martino Rizzi e Sara Dellantonio nello sci alpino; Petra Basteri, Mirko Barcatta, Lorenzo Vicentini, Syria Stanchina, Sofia Groblechner e Octavian Buda nello snowboard alpino; Olga Martinelli, Margherita Meneghetti, Marilù Poluzzi, Emil Zulian Tommaso De Martin e Filippo Costa nello snowboard freestyle; Davide Magnini, Federico Nicolini, Valenti- no Bacca e Valeria Pasquazzo nello sci alpinismo; Tommaso Giacomel, Fabiana Carpella, Serena Rigo, Ilary Ravelli nel biathlon. Ed ancora nello sci d’erba Noemi Oettl, Annachiara Marchesi, Elena Dall’Olio, Nathan Seganti, Kevin Bagozzi, Laura Troggio, Federica Libardi, Alex Galler, Andrea Binelli, Alessandro Martinelli, Nicolò Libardoni e Daniele Buio nello sci d’erba; Davide Moreschini e Simone Panizza nel salto e combinata nordica; Manuel Gaio e Nicolò Debertolis nello slittino.
Al fianco dei risultati internazionali e delle medaglie ai campionati italiani la Festa dello Sci premia ed evidenzia ogni anno anche tutti i giovani sciatori saliti sul podio nei circuiti provinciali delle varie specialità, valorizzando i giovani campioncini che con tanto sacrificio e passione animano i tracciati invernali, sostenuti da partner storici e nuove realtà che hanno deciso di affiancare Fisi del Trentino. Il circuito Famiglia Cooperativa per le categorie baby e cuccioli di sci alpino e sci di fondo, il circuito Casse Rurali Trentine per ragazzi e allievi di sci alpino e fondo, il circuito Bim Trentino per gli aspiranti e junior dello sci alpino, il circuito Dolomiti Energia per giovani e senior di sci alpino, quindi il circuito Viessmann per i giovani e senior dello sci di fondo.
Da non dimenticare poi l’universo dei master e senior, con atleti non più giovanissimi che si cimentano con tanta passione nelle numerose gare nei mesi freddi e capaci di portare al Trentino ben 29 medaglie tricolori a campionati di sci alpino e 14 titoli italiani over 30.
Una grande giornata di sport, che si è potuta realizzare anche grazie a partner che hanno contribuito alla premiazione e al dopo gara come il ristorante Pizzeria La Contea, Vist abbigliamento, Surf Segnana e Skate To Ski.