A Bresadola il saluto più bello dai giovani della Fisi
Davide Bresadola ha smesso di volare. Almeno sugli sci. L’atterraggio forse non è stato dei migliori, complice un’ultima stagione davvero difficile, ma il suo percorso e? stato speciale. Gia? Olimpionico a Torino 2006 - da giovanissimo combinatista - il solandro di Cusiano e? stato per l’ultimo decennio il punto di riferimento del salto italiano, tra le tante difficolta? che hanno coinvolto e coinvolgono il settore.
A 30 anni il saltatore, cresciuto fra le fila del Gs Monte Giner, ha deciso di togliersi il pettorale che conta, dopo una carriera iniziata nella specialità della combinata nordica (22 partecipazioni a gare di Coppa del Mondo) e proseguita poi nel salto speciale,
dove ha fatto registrare ben 88 presenze nel massimo circuito. L’alfiere del Centro Sportivo Esercito ha preso parte alle Olimpiadi di Torino 2006, Sochi 2014 e Pyeongchang 2018, ed ancora 6 partecipazioni ai campionati Mondiali Junior a Solleftea (Swe) 2003,
Stryn (Nor) 2004, Rovaniemi (Fin) 2005, Krani (Slo) 2006, Tarvisio 2007 e Zakopane (Pol) 2008. Sono poi state 5 le presenze ai Campionati Mondiali Assoluti a Liberec (Cze) 2009, Oslo (Nor) 2011, Val di Fiemme (Ita) 2013, Falun (Swe) 2015 e Lahti (Fin)
2017, quindi i Campionati Mondiali di Volo nel 2014 ad Harrachov (Cze) e di Vikersund (Nor) 2012.
Per quanto riguarda i piazzamenti da segnalare che ben 19 volte è entrato fra i primi 10 in gare di Coppa del Mondo, e detiene pure il primato trentino raggiungendo la misura di 199,5 metri nella gara di Coppa del Mondo di Oberstdorf del 2012.