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Società

Presentata a Trento la tessera Fisi del centenario

Dopo Torino, la tessera Fisi del centenario ha fatto tappa nella terra che l’ha adottata e sponsorizzata, ossia il Trentino. La card che identifica 120 mila fra agonisti e appassionati degli sport invernali è stata presentata questo pomeriggio a Trento, presso la Sala stampa della Giunta provinciale dal presidente della Fisi Giovanni Morzenti, affiancato dal presidente del Comitato Trentino Fisi Angelo Dalpez e dal presidente di Trentino Spa Tiziano Mellarini.
Un’anteprima della nuova stagione agonistica, che esordirà il 25 e 26 ottobre a Soelden con la Coppa del Mondo di sci alpino, alla quale hanno partecipato alcuni fra gli atleti trentini più rappresentativi, ossia i fondisti Cristian Zorzi delle Fiamme Gialle, Antonella Confortola della Forestale, Andrea Zattoni e Nicola Morandini delle Fiamme Gialle, quindi gli slalomisti Davide Simoncelli delle Fiamme Oro e Cristian Deville delle Fiamme Gialle, i saltatori Roberto Dellasega e Davide Bresadola e la snowbordista Margherita Cenni.
Il Trentino è dunque per il secondo anno consecutivo partner ufficiale della tessera Fisi, personalizzata con l’indistinguibile farfalla. «Dati alla mano – ha fatto notare il presidente Giovanni Morzenti – il Trentino lo scorso anno ha portato fortuna alla Fisi e viceversa, visto che è stato raggiunto il numero record di tutti i tempi in fatto di podi, ben 158 nelle varie specialità. Una partnership quella con la provincia di Trento strategica e preziosa per la nostra federazione, grazie anche alla sensibilità dell’assessore Tiziano Mellarini che ci ha permesso di concretizzare importanti progetti come l’ospitalità per gli allenamenti estivi a Rovereto e invernali per le squadre gli sci alpino in Val di Fassa, e il sostegno delle squadre di salto e combinata nordica. Il mio augurio, e anche quello del movimento che rappresento, è che Mellarini possa essere il nostro interlocutore anche in futuro».
Morzenti si è poi soffermato sulla 3-Tre di Madonna di Campiglio: «Nel recente congresso di Zurigo la Fisi ha espresso come ferma intenzione l’obiettivo di creare un’alternanza fra Campiglio e Sestriere come prove italiane di slalom speciale di Coppa del Mondo. In questo momento la Fis la pensa in maniera diversa, ma noi insisteremo con tutte le nostre energie».
Su questo argomento è intervenuto anche Mellarini ribadendo gli sforzi che sono stati fatti assieme alla Fisi per riportare la Coppa del Mondo sul Canalone Miramonti: «La nostra provincia – ha precisato il presidente di Trentino Spa – non è solo la culla dello sci nordico, grazie all’assegnazione del terzo mondiale, ma vuole ritagliarsi anche uno spazio nel circo che conta dello sci alpino, riportando lo slalom di Coppa del Mondo a Madonna di Campiglio, e ribadendo la validità anche di altre location come la Val di Fassa, che da anni organizza con grande professionalità lo slalom di Coppa Europa e che avrebbe tutte le credenziali per fare il salto di qualità».
Hanno poi promesso una stagione da protagonisti tutti gli sciatori trentini azzurri intervenuti e in particolar modo Cristian Zorzi: «Ho davanti – ha precisato il fondista fassano – altri due anni prima di smettere, ma voglio lasciare il segno, possibilmente centrando una medaglia già nei mondiali di Liberec del prossimo febbraio, con uno sguardo a Vancouver. Dopo i due infortuni estivi, sto riprendendo la condizione ottimale».
Condizione che sembra aver già raggiunto Davide Simoncelli: «Negli allenamenti in Argentina da poco conclusi – ha raccontato il roveretano – abbiamo fatto un ottimo lavoro. Per quanto mi riguarda spero di iniziare subito da dove avevo concluso la scorsa stagione. In gigante siamo la squadra più forte del mondo e siamo intenzionati a ribadire questo concetto».
Infine Mellarini ha voluto sottolineare come negli ultimi anni la Provincia sia stata particolarmente vicina anche al mondo dei giovani sciatori e in particolar modo all'attività del Comitato Trentino, organismo che ha lo scopo di far crescere le nuove leve e coordinare l’attività provinciale. E questo oltre a permettere di far crescere probabili campioni, permette di avvicinare sempre di più le nuove generazioni alla montagna, fornendo nuova linfa al mondo turistico trentino del futuro.

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