È scomparso Mario Deflorian
Nel momento più felice della sua carriera agonistica è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia più triste della sua vita. Questa notte è infatti scomparso Mario Deflorian, padre di Mirko, il forte gigantista azzurro che in questi giorni era a Domobianca, in Piemonte, ad allenarsi con la squadra in vista del gigante di Adelboden.
Ha destato profondo cordoglio in tutta la valle, ma anche nell?ambiente dello sci nazionale, la notizia dell?improvvisa scomparsa di Mario Deflorian, di Tesero.
Maestro di sci, per anni istruttore nazionale, fondatore della scuola maestri di sci dell?Alpe Pampeago, dipendente dell?Itap di Pampeago e costante punto di riferimento per l?attività agonistica di tutta la valle di Fiemme, Mario se n?è andato velocemente all?età di 58 anni. Lascia nello stupore e nel dolore la moglie Tilde, titolare dell?omonima pensione a Tesero, ed i figli Mirko e Katia, pure lei con un passato nella nazionale di sci.
El «Mario fassan», così chiamato per l?origine fassana della madre Maria Cincelli, da 15 anni era responsabile sportivo dell?Itap, la società che gestisce gli impianti di risalita di Pampeago. Curava l?allestimento degli allenamenti e delle gare che si svolgevano nella stazione a monte di Tesero.
«Una persona stupenda - lo ricorda il direttore dell?Itap Piero De Godenz - introverso, poche parole ma tanti fatti. Era un punto di riferimento per tutti, un uomo che ha avuto un ruolo di primaria importanza nella crescita della nostra azienda. Mario era molto conosciuto negli ambienti agonistici, anche perché era uno dei pochi maestri di sci che praticava la professione anche d?estate. Insegnava infatti sul ghiacciaio del Livrio, al passo dello Stelvio. La sua filosofia, che noi abbiamo sempre sposato, era quella di investire sui giovani, sulle società sportive, un vettore indispensabile per far crescere il movimento. E grazie alle sue conoscenze più volte le squadre azzurre hanno scelto Pampeago per gli allenamenti».
Lo sci era nel suo dna. Sin da giovane era stato un ottimo atleta, ma in quegli anni per accedere in nazionale bisognava avere disponibilità economica. Diventato maestro di sci, è stato uno dei soci fondatori della Scuola di sci Alpe di Pampeago, successivamente è entrato a far parte della Commissione degli Istruttori nazionali. Agonisticamente ha collezionato una lunga serie di vittorie anche in gare nazionali, conquistando più volte il prestigioso trofeo del Barba. Con la moglie Tilde era impegnato in prima linea nella vita sociale di Tesero, soprattutto con il Comitato manifestazioni locali.
Il suo sogno nel cassetto era vedere uno dei suoi figli protagonista in Coppa del Mondo. Mirko gli ha regalato l?ultima gioia, gli amici e la comunità questo pomeriggio alle 14 l?ultimo saluto.