Presentati i candidati Sandro Pertile ed Elio Grigoletto
Flavio Roda ieri sera presso Palazzo Roccabruna a Trento ha incontrato gli sci club del Trentino per esporre il suo programma di rilancio della Federazione Italiana Sport Invernali, della quale è presidente uscente dopo un incarico biennale, in vista dell’assemblea elettiva nazionale prevista per sabato 12 aprile presso il Palazzo della Cultura e dei congressi di Bologna.
L’occasione è servita soprattutto al presidente del Comitato Trentino Angelo Dalpez per presentare alle proprie società e alla stampa il candidato consigliere trentino scelto a rappresentare il territorio provinciale nell’eventuale nuovo consiglio nazionale Fisi, nonché al candidato alla presidenza del collegio dei Revisori dei Conti. Si tratta di Sandro Pertile (candidato consigliere laico) e di Elio Grigoletto (candidato alla guida del collegio dei revisori).
Pertile, fiemmese di Predazzo, è un dirigente che ha un passato da agonista nel salto e combinata nordica fino al 1986, ma soprattutto con un curriculum decisamente di peso in ambito sportivo. Dopo un’esperienza professionale nel settore bancario, è stato scelto dal Comitato Organizzatore delle Olimpiadi di Torino 2006 per rivestire il ruolo di sport competition manager per il settore salto e combinata nordica, dalla costruzione dei trampolini fino alla gestione di tutti gli eventi a cinque cerchi. Con Nordic Ski Fiemme ha poi rivestito il ruolo di responsabile marketing degli eventi di Coppa del Mondo e dei Mondiali dello scorso 2013. Ha poi un ruolo nella Federazione Internazionale dello sci come delegato tecnico e come responsabile del progetto di sviluppo delle tre discipline nordiche denominato Fis Development Program e dallo scorso agosto collabora con il Comitato Organizzatore dei Mondiali di sci nordico di Falun 2015. Venendo ai ruoli legati alla Fisi Sandro Pertile è l’attuale responsabile del settore salto e combinata nordica del Comitato Trentino, ma ha pure un passato come consigliere nazionale Fisi con Gaetano Coppi presidente. E, dulcis in fundo, se la cava bene con l’inglese e il tedesco.
Da dove è partita l’idea di proporsi come consigliere? «Un mese e mezzo fa – spiega Sandro - quando il presidente del Comitato Trentino Angelo Dalpez mi ha chiesto di mettermi in gioco per questo ruolo di primo impatto ero un po’ scettico, perché la mia precedente esperienza nel consiglio Fisi era finita con un commissariamento, un evento spiacevole che mi aveva lasciato dell’amaro. Riflettendo successivamente questa negatività sono riuscito a trasformarla in positività, anche perché potrebbe davvero essere l’occasione per cancellare l’infelice vicenda di qualche anno fa. Mi sono dunque chiesto quali dovrebbero essere i requisiti di consigliere necessari per la nuova Fisi e se io potevo avere queste caratteristiche e alla fine, con umiltà ma con grande entusiasmo ho deciso di mettermi in gioco».
E quali sono i requisiti che dovrebbe avere il consigliere ideale Fisi? «Servono anzitutto persone di qualità, con idee e una visione del futuro, possibilmente con un’età non troppo avanzata perché pur ritenendo che l’esperienza sia un aspetto fondamentale è altresì vero che una persona di 40 anni ha sicuramente una concezione più ampia di sviluppo di progetti mirati. Altro aspetto che ritengo importante è la disponibilità, la capacità e la responsabilità di lavorare in gruppo dando collaborazione e sostegno al presidente che non può occuparsi di tutto. Inoltre il fatto di non essere un uomo di comando nella Fisi per troppo tempo, perché è necessario un fisiologico ricambio generazionale. Ed infine l’avere una visione internazionale pur non tralasciando la base, perché necessitiamo di una riconoscibilità oltre i nostri confini. Analizzate queste peculiarità ho pensato di poter essere un buon candidato per la nuova Fisi, in grado di poter dare qualcosa in tutti questi aspetti».
Se verrai eletto cosa sei in grado di promettere? «Spero di trovare nel nuovo consiglio colleghi di avventura che il più possibile siano dotai delle caratteristiche che ho anticipato. Sicuramente metterò a disposizione tutto il mio entusiasmo e le mie conoscenze con uno spirito collaborativo. Se troverò le condizioni per poter lavorare in sintonia e con passione penso di poter portare un valore aggiunto».
Nel ruolo di presidente dei Revisori dei Conti anche per il prossimo quadriennio si ripropone Elio Grigoletto, apprezzato commercialista di Rovereto: «Io metto a disposizione i tanti anni di esperienza come appassionato di sci e come esperto delle dinamiche amministrative e burocratiche per la Federazione Italiana Sport Invernali. Il compito del revisore è quello di vigilare sulla macchina amministrativa della Fisi, penso di avere esperienza e conoscenza per svolgere nel migliore dei modi questo ruolo».
Per quanto riguarda invece l’intervento di Flavio Roda, il suo programma sinteticamente prevede una riorganizzazione e un miglioramento di quanto messo in opera nell’ultimo biennio: «I miei principali obiettivi, oltre quello del risanamento della situazione economica e l’accordo con Intront Sport Italia penso sia stato un eccellente operazione, prevede un lavoro importante di sviluppo con la scuola e su questo è già stato avviato un interessante progetto con il Miur e una forte operazione di coinvolgimento della Fisi a livello di marketing con Expo Milano 2015 per la valorizzazione del mondo della montagna. Per quanto riguarda l’organizzazione l’idea è quella di dare vita a 4 macroaree (sci nordico, sci alpino, snowboard e freestyle, e ghiaccio) con a capo dei consiglieri di spessore. Di errori nel biennio ne ho commessi, come la valutazione dell’importanza della tessera Fisi, ma proprio su questi sbagli è intenzione ripartire per dare il valore che merita alla Federsci italiana. Vorrei infine stimolare gli sci club a partecipare numerosi all’appuntamento del prossimo 12 aprile perché oltre al nuovo presidente e consiglio della Fisi, verrà approvato il nuovo Statuto, importante per il rilancio del movimento degli sport invernali».
A Palazzo Roccabruna erano presenti anche candidati consiglieri laici di altri territori, ovvero Alberto Piccin del Veneto (accompagnato dal presidente del Comitato Roberto Bortoluzzi), Manuele Ferrari del Friuli Venezia Giulia e Alberto Beretta, che si sono presentati ai club trentini. E’ inoltre intervenuto l’assessore allo sport della Provincia Autonoma di Trento Tiziano Mellarini.
Per quanto riguarda l’elezione nazionale del prossimo 12 aprile il nuovo consiglio federale sarà composto da 1 presidente, 7 consiglieri laici, 2 consiglieri atleti, 1 consigliere tecnico e 1 presidente dei Revisori dei Conti.