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Sci Club

Il Gs Monte Giner ha premiato i suoi campioni

Bezzi, i fratelli Bresadola e Dallagiovanna
Bezzi, i fratelli Bresadola e Dallagiovanna

Il Gs Monte Giner ha premiato i suoi campioni presso la palestra delle scuole Enaip di Cusiaso e in particolar modo i quattro vincitori dei titoli italiani di specialità, ovvero Davide Bresadola (Campione italiano assoluto salto speciale Large Hill HS 140), Giulio Bezzi (Campione italiano salto speciale aspiranti HS 66), Giovanni Bresadola (Campione Italiano allievi salto speciale) e Nicola Dallagiovanna (Campione Italiano allievi combinata nordica).
Una serata in amicizia così l’ha definita l’energico presidente del Gs Monte Giner Massimino Bezzi, che ha dichiarato di voler richiedere l’ampliamento del centro federale di Pellizzano con la costruzione di un trampolino da 70 metri.
«Non sarà un caso se nel giro di 100 metri a Cusiano abbiamo tre campioni Italiani - ha affermato con orgoglio il presidente Bezzi, e il quarto abita nel paese vicino a Pellizzano». Una soddisfazione doppia per il gruppo sportivo che ha dominato il circuito giovanile del salto speciale e della combinata anche nella stagione estiva appena conclusa, per la prima volta infatti in Val di Sole grazie a Davide Bresadola è arrivato anche il titolo assoluto di salto speciale.
Il Monte Giner non è solo Davide Bresadola (ora in forza al Gruppo Sportivo Esercito), dietro di lui tanti i nomi dei giovani che stanno crescendo sotto le ali protettive dei tecnici federali Walter Cogoli, Andrea Bezzi e Angelo Tomaselli.
Il presidente Bezzi non si è fatto sfuggire l’occasione di parlare davanti a buona parte della giunta provinciale (presenti il presidente Ugo Rossi e gli assessori Mellarini e Daldoss), al presidente della Fisi trentina Angelo Dalpez, e agli amministratori locali con il sindaco di Ossana e il presidente della Comunità di Valle. Bezzi ha sottolineato con forza le motivazioni che stanno alla base della richiesta di un ampliamento del Centro federale. «I nostri due trampolini sono troppo piccoli, ogni settimana gli atleti si devono sobbarcare lunghi trasferimenti per potersi allenare su trampolini adeguati al loro livello tecnico. Sono già quattro i ragazzi che per continuare l’attività dopo la terza media hanno dovuto trasferirsi a Pozza di Fassa con grandi sacrifici ed un aumento dei costi per le famiglie ed i prossimi anni se ne aggiungeranno molti altri. Questi ragazzi sono un potenziale umano che non possiamo perdere è necessaria una scelta seria per farci fare un altro salto di qualità, noi siamo pronti a fare la nostra parte».

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